lunedì 23 aprile 2012

Ci sono un tedesco, un francese, un inglese e un italiano che devono comprare la loro prima automobile...

Non è l'inizio di una barzelletta. Siamo all'inizio degli anni 60 e il nazionalismo la fa da padrone sulla scelta della macchina così 9 volte su 10 il transalpino comprerà una Citroen 2 CV , il tedesco un Volkswagen Maggiolino, l'inglese guiderà una Mini e all'italiano toccherà la Fiat 600 oppure la più economica ma anche più amata 500. Ma come sono queste auto? Qual è la migliore? 
Tutte e quattro sono vetture straordinarie, dotate di una personalità ben definita che rispecchia anche le caratteristiche del Paese d'origine. Il fatto che tre di esse siano state riproposte in versione moderna continuando a ottenere un grande successo anche oggi nella loro "seconda giovinezza", la dice lunga sulla bontà del loro progetto iniziale e sul carisma che questi modelli esercitano oggi come allora. 
Alla Citroen volevano un auto che fosse elementare nella guida , che consumasse poco ma fosse anche molto comoda. Si racconta in proposito che il test per verificare il reale confort del mezzo fosse l'attraversamento di un campo arato con appoggiato sul sedile un paniere di uova che naturalmente non dovevano rompersi. Con la 2 CV il test è probabile che abbia funzionato davvero, perchè uno degli aspetti inconfondibili della vettura francese sono le sospensioni con il loro tipico rollio dato che permette una buona tenuta ma anche la possibilità di attraversare comodamente terreni accidentati. Spartana ma molto parca nei consumi, la 2 CV con le sue linee sinuose, femminili , ha sedotto più di 5 milioni di appassionati della natura più diversa , dai figli dei fiori ai piloti di rally cross, dalle signorine eleganti a chi l'ha scelta come mezzo da lavoro in una delle sue versioni derivate. Una macchina affasciante e fuori dal tempo ma è quella che mi convince meno perchè è troppo lenta e perchè la vedo interpretata meglio da una donna al volante.  
Sul gradino più basso del podio sono costretto a mettere la Fiat 500, che in realtà mi piace molto, adoro la levetta di messa in moto e il tetto apribile panoramico e il suo rumore tipico, ma questo è più il gioco della torre che una classifica... Per noi italiani il Cinquino è la storia. Ci ha accompagnato dappertutto, ognuno di noi l'ha vissuta a modo proprio e ne conserva un ricordo particolare, chiunque abbia i capelli bianchi ne ha guidata una e se proprio era troppo piccolo di sicuro ci è salito come passeggero. Naturalmente nel posizionarla terza non considero le stupende versioni Abarth, altrimenti si rimescolerebbero di nuovo le carte.
La mia medaglia d'argento va alla Volkswagen. La Kafer era quella costruita meglio, i tedeschi le macchine le sanno fare bene , il progetto di Ferdinand Porsche era fantastico: design avveniristico, motore semplice e di un'affidabilità proverbiale. Il risultato è un auto praticamente indistruttibile venduta in tutto il mondo per 65 anni e in 21 milioni di esemplari. Serve aggiungere altro? Direi proprio di no. Das auto. 
Forse ragionando razionalmente la Volkswagen meriterebbe addirittura il primo posto, ma sono Italiano e per me le emozioni sono più imporanti, per questo motivo la mia preferita è la Mini.
Guidarne una trasmette delle sensazioni che poche altre macchine sanno dare, sembra davvero un kart, agile e guidabilissima è impareggiabile sul misto. Al Rally di Montecarlo le Mini Cooper S hanno vinto 2 volte (sarebbero 3 ma nel 1966 è stata squalificata per fanali irregolari) ma è una vettura capace di farti sentire un pilota anche se stai solo andando al bar...E' stata l'auto della Swinging London, persino Steve McQueen ne aveva una, e anche se un po' più delicata e scomoda di altre si merita il primo posto di questa  mia classifica perchè guidare è la cosa che mi piace di più,  e dopo che hai guidato una Mini scendi sempre con il sorriso sulle labbra.

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