lunedì 27 febbraio 2012

My wife yes. My dog maybe. My Dodge NEVER!

Non sono mai stato un fan delle auto americane e ancora meno mi piacciono gli adesivi sulle macchine. Se vivessi negli Stati Uniti peró molto probabilmente guiderei una Dodge più che altro per potere avere quell'adesivo sul paraurti. Non avrei nemmeno dubbi sul modello. Anche se nel cult movie Vanishing Point (Punto zero) il protagonista fuggiva con una Challenger bianca e i Blues Brothers erano in missione per conto di Dio a bordo di una Monaco 440 ex Polizia di Chicago, la mia preferita è sempre stata un'altra Dodge vista alla tv: la Charger R/T di Hazzard, il Generale Lee. 
YEEEEEEE HAAAAAWWWW!!!

mercoledì 15 febbraio 2012

I parcheggi al bacio

Le regole della buona educazione nascono per rispettare il prossimo, anche in automobile. Gli Italiani non sono famosi per essere degli elegantoni al volante: clacson selvaggio, pedoni non rispettati, gestacci e insulti, dita nel naso al semaforo, ce n'è per tutti i gusti. Tra le spiacevoli abitudini che abbiamo, una tra le più fastidiose è il parcheggio incivile. Non solo dove si posteggia ma anche come si posteggia.
I più romantici chiamano questa tecnica da troglodita "parcheggi al bacio" non perchè bisogna limonare mentre si fa manvora ma perchè i paraurti dovrebbero avvicinarsi piano piano fino a sfiorarsi ,come se le due auto si dessero un bacino. Purtroppo però la gente invece di bacini delicati picchia delle tranvate imbarazzanti contro innocenti auto in sosta. Dubito che gli uomini e soprattutto le donne che parcheggiano in questo modo usino la stessa irruenza anche per baciare il proprio partner. 
Una volta ero passeggero sulla macchina di un'amica, stavamo cercando un posteggio già da un po' , finchè non vediamo uno spazio che però sembrava un po' stretto per la sua Fiat Punto. Anche se la mia amica era ed è una brava guidatrice , le ho fatto notare che difficilmente saremmo entrati tra quelle due auto. Lei in tutta risposta ha iniziato a fare la manovra dicendomi con sicurezza:
-Tranquillo, ti faccio vedere io come si fa: un colpetto dietro, uno davanti e via. Al limite spingo un po' di più ma vedrai che ce la faccio stare. Detto fatto, a furia di spintarelle più o meno forti è riuscita a infilare la macchina in uno spazio millimetrico. Vista da distanza sembrava un tassello del Tetris. Pazzesco pensare che simili barbarie siano tollerate, eppure non si stupisce quasi nessuno.
Questo era il motivo per cui preferivo i parcheggi a spina di pesce almeno finchè non ho trovato un bel gibollo sulla mia portiera. un ricordo indelebile di qualche maldestro che scendendo dalla macchina ha dato una sportellata alla mia auto. accarezzare la mia. Forse sono un po' psicotico ma adesso ogni volta che posso uso i mezzi pubblici, così non inquino, non ho porblemi di parchggio e soprattutto non mi incazzo più. 


lunedì 6 febbraio 2012

Volkswagen dreaming

La macchina che da ragazzo ho desiderato di più è stata la Volkswagen Golf GTI 16v  II serie.
Quando avevo 17 anni mi sembrava ragionevole come prima macchina, per questo ci pensavo tanto, perché ci credevo. Pensavo che una robusta VW Golf sarebbe stata l’ideale per farmi le ossa come guidatore-pilota, anche agli occhi dei miei . La terza serie era già uscita da un po’e come futuro neopatentato ritenevo che una GTI 16valvole usata mi spettasse quasi di diritto. Il massimo sarebbe stata la G60 ma sarei stato troppo pretenzioso , mi sarebbe andata più che bene anche una 8 valvole.
Ovviamente avevo già deciso con precisione maniacale quali accessori sarebbero stati irrinunciabili e quali altre modifiche gli avrei apportato. Doveva assolutamente avere i cerchi BBS a nido d’ape, i sedili Recaro e un bel assetto ribassato per un migliore comportamento in curva ma soprattutto  per castigare eventuali sfidanti sul percorso casa-scuola. Con il tempo (e soprattutto con il danaro) avrei montato anche una marmitta più aperta e un filtro per enfatizzare il rumore di aspirazione ma non subito, prima, per la gioia del tatto, avrei investito in un volante Momo in pelle a tre razze.
Ho passato giorni e notte a fantasticare sul momento in cui finalmente avrei avuto quella dannata auto. Riempivo il mio diario e miei libri di scuola disegnandola da tutti i punti di vista possibili, il muso, il culo, il laterale e pure il cruscotto, ma quello che mi veniva meglio era il tre quarti anteriore. Anche se disegnare non mi è mai piaciuto, con la matita riuscivo a concretizzare davanti agli occhi  i miei sogni a quattro ruote.
A scuola mi piaceva la biondina che sedeva nel banco davanti al mio, e siccome in classe sognare a occhi aperti era l’ideale, mi immaginavo anche la scena in cui la andavo a prendere sotto casa con la mia Golf. Lei usciva dal portone sorridente, appena salita in macchina mi baciava e poi appoggiava la sua mano sopra la mia che era già sul pomello del cambio pronta a ingranare la prima.  
Non ho mai fatto un ritratto alla biondina del banco davanti ma per un po' siamo usciti insieme davvero, mentre la GTI che ho disegnato e aspettato tanto non è mai arrivata. Non sarà che disegnare porti un po’sfiga?

giovedì 2 febbraio 2012

God save the Queen. And British cars too.

Chiunque sia stato in Inghilterra avrà notato quanto gli inglesi siano poco freddolosi.  Le donne sono sempre deliziosamente senza calze, gli uomini spesso escono senza soprabito, al massimo indossano una giacchetta leggera o un impermeabile, quando noi alle stesse temperature siamo imbacuccati come Amundsen in direzione Polo. Soprattutto sono così abituati alla variabilità del loro clima da non fare caso a quella pioggerellina che inizia, smette e  poi riprende cosi tante volte in un giorno.
Insomma hanno un tempo di merda, eppure nonostante questo gli inglesi  hanno una tradizione e un entusiasmo impareggiabile per le vetture cabrio . E’ facile viaggiare scoperti in California, dove il clima è sempre mite, farlo nel Sussex o nell’Herefordshire invece è roba da temerari. Gli inglesi fanno molto di più, non solo viaggiano aperti tutto l’anno ma sono proprio loro a realizzare le vetture convertibili più belle e divertenti di sempre. Austin Healey, MG, Triumph, Morgan, Lotus, le spider per antonomasia,  sono tutte auto progettate e costruite in uno dei paesi più piovosi al mondo. Se non è passione questa…