lunedì 6 febbraio 2012

Volkswagen dreaming

La macchina che da ragazzo ho desiderato di più è stata la Volkswagen Golf GTI 16v  II serie.
Quando avevo 17 anni mi sembrava ragionevole come prima macchina, per questo ci pensavo tanto, perché ci credevo. Pensavo che una robusta VW Golf sarebbe stata l’ideale per farmi le ossa come guidatore-pilota, anche agli occhi dei miei . La terza serie era già uscita da un po’e come futuro neopatentato ritenevo che una GTI 16valvole usata mi spettasse quasi di diritto. Il massimo sarebbe stata la G60 ma sarei stato troppo pretenzioso , mi sarebbe andata più che bene anche una 8 valvole.
Ovviamente avevo già deciso con precisione maniacale quali accessori sarebbero stati irrinunciabili e quali altre modifiche gli avrei apportato. Doveva assolutamente avere i cerchi BBS a nido d’ape, i sedili Recaro e un bel assetto ribassato per un migliore comportamento in curva ma soprattutto  per castigare eventuali sfidanti sul percorso casa-scuola. Con il tempo (e soprattutto con il danaro) avrei montato anche una marmitta più aperta e un filtro per enfatizzare il rumore di aspirazione ma non subito, prima, per la gioia del tatto, avrei investito in un volante Momo in pelle a tre razze.
Ho passato giorni e notte a fantasticare sul momento in cui finalmente avrei avuto quella dannata auto. Riempivo il mio diario e miei libri di scuola disegnandola da tutti i punti di vista possibili, il muso, il culo, il laterale e pure il cruscotto, ma quello che mi veniva meglio era il tre quarti anteriore. Anche se disegnare non mi è mai piaciuto, con la matita riuscivo a concretizzare davanti agli occhi  i miei sogni a quattro ruote.
A scuola mi piaceva la biondina che sedeva nel banco davanti al mio, e siccome in classe sognare a occhi aperti era l’ideale, mi immaginavo anche la scena in cui la andavo a prendere sotto casa con la mia Golf. Lei usciva dal portone sorridente, appena salita in macchina mi baciava e poi appoggiava la sua mano sopra la mia che era già sul pomello del cambio pronta a ingranare la prima.  
Non ho mai fatto un ritratto alla biondina del banco davanti ma per un po' siamo usciti insieme davvero, mentre la GTI che ho disegnato e aspettato tanto non è mai arrivata. Non sarà che disegnare porti un po’sfiga?

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